Adriana Verlangieri

IL MAESTRO DELLA FORESTA

Santo Daime: un’esperienza sciamanica

 

(pp. 151; 13,00 euro)

 

 

Il Santo Daime (ayahuasca) è una bevanda cerimoniale ottenuta attraverso la cottura di due piante sacre di origine amazzonica: la liana jagube (Banisteriopsis Caapi) e la foglia chacrona (Psychotria Viridis).

L’uso delle piante psicoattive è antico quanto l’uomo, in particolare gli indios dell’Amazzonia hanno sempre riconosciuto il grande potere dell’ayahuasca come fonte della conoscenza. I rituali magici ad essa legati consentono di vedere il futuro, mettersi in contatto con gli antenati, conoscere i nemici e la causa delle malattie.

Il culto del Santo Daime nasce in Rio Branco negli anni ‘30, per opera di Raimundo Irineu Serra.

Egli fondò una dottrina in seguito a frequenti apparizioni di una donna, che si presentò a lui come la “Regina della Foresta”, impartendogli insegnamenti sotto forma di inni. All’interno di tale dottrina si riconoscono elementi di religioni indigene e africane, di Cattolicesimo e di Spiritismo.

 

 

Tale fenomeno religioso si è già diffuso dalla foresta alle società urbane di molte località del Brasile, e, in questi ultimi anni, la sua conoscenza è giunta qui in Europa, esercitando un fascino inatteso ed entrando a far parte di quella che è stata definita la “nuova coscienza religiosa”, dove è visibile la crescente importanza attribuita agli aspetti mistici, orientalistici e esoterici che rappresentano la Cultura della Nuova Era.

All’interno della bevanda vive un Mestre Ensinador (Maestro che insegna) che si rivela durante la cerimonia, ma soprattutto che “rivela noi a noi stessi”.

 

Con l’intento di chi vuol comprendere un movimento spirituale così affascinante e allo stesso tempo così impegnativo, l’autrice racconta del suo personale approccio con la dottrina, delle esperienze vissute nella Colonia Cinco Mil (1994) e a Céu do Mapià (attuale comunità madre, 1995-96), con gli entusiasmi, i dubbi, le paure, il coraggio, la fede di chi sta percorrendo una strada di trasformazione della coscienza.

 

 

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Adriana Verlangieri è psicologa e docente di Biotransenergetica. Dopo aver conseguito la laurea in Fisica Nucleare, per diversi anni si è dedicata all’insegnamento. Profondamente interessata alle situazioni problematiche ha spostato gradatamente la sua attenzione dal campo scientifico a quello psicologico e spirituale. Sorpresa e affascinata dalle connessioni esistenti tra disturbi fisici e comportamentali, ha fatto esperienza di varie tecniche e discipline olistiche, approfondendo in particolare la Biotransenergetica e alcune pratiche sciamaniche e spirituali del Brasile.

 

 

 

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